Mobilità studentesca italo-tedesca
Studiare tra Italia e Germania: Come si vive questa esperienza e come è nata?
L’evento del 25 ottobre è nato da una collaborazione tra l’Università di Colonia, il Consolato Generale Italiano in Colonia, il Forum Accademico Italiano e.V, Piattaforma Orizzonti del Com.It.Es. di Colonia e D.I.R. Deutsch-Italienische Recthswissenschaftler e.V.
Circa 40 studenti e giovani ricercatori si sono incontrati al Zentrum für Molekulare Medizin Universitat zu Köln, ZMMK, per conoscersi e per parlare della loro esperienza di studio tra università italiane e tedesche. Numerosa la rappresentanza di studenti e ricercatori dei corsi a doppio titolo, in giurisprudenza tra l’università di Firenze e di Colonia, in storia tra l’università di Bielefeld e l’università di Bologna, in filosofia tra il Thomas Institut dell’università di Colonia e l’università del Salento. All’evento hanno aderito anche alcuni ricercatori italiani attualmente in forza all’università di Colonia.
L’incontro è stato arricchito dalle note introduttive della Prorettrice all’insegnamento e allo studio dell’Università di Colonia Beatrix Busse, del Console Generale della Repubblica Italiana in Colonia Luis Cavalieri, e del direttore della Agenzia Nazionale Erasmus presso l’Agenzia Tedesca per la Cooperazione accademica internazionale, DAAD, Stephan Geifes.
Diversi studenti e ricercatori hanno condiviso cosa significhi andare a studiare in una università straniera e doversi confrontare con metodi di studio diversi da quelli cui si è abituati. Cosa comporta vivere nel quotidiano in una città nuova, immersi in una lingua e una cultura diversa? Le diverse testimonianze hanno sottolineato le non poche difficoltà incontrate, ma anche le grandi opportunità che queste nuove esperienze di vita permettono di cogliere e quanti nuovi spazi si possono aprire!
Momento centrale dell’incontro e degli scambi di esperienze è stato il confronto sul programma “Erasmus +” che offre innumerevoli opportunità di mobilità e collaborazione. tra le università europee e contribuisce alla implementazione dei corsi di doppio titolo. Gli scambi e la mobilità promossi dal programma avvicinano i giovani e le società europee e creano legami sostenibili tra le persone. Non a caso si parla degli “Erasmus Babys”: si calcola che almeno un milione di bambini siano nati grazie agli incontri tra le studentesse e gli studenti in mobilità Erasmus. Il futuro dei programmi internazionali rimane comunque legato alla volontà e alla flessibilità della politica e delle università coinvolte.
Ancora una volta è emerso il grande vantaggio dei giovani che crescono con una educazione bilingue ed interculturale. Confermando quanto queste siano un grande patrimonio che vale sempre la pena di potenziare, in famiglia come a scuola. Un altro dato significativo emerso è il valore aggiunto dei corsi di doppio titolo, in grado di strutturare e rendere più agibile la mobilità degli studenti e di aprire buone opportunità di lavoro e di carriera scientifica tra i paesi coinvolti.
Le storie personali si sono poi intrecciate e approfondite in un vivacissimo “speed dating”, che ha dato a tutti i partecipanti la possibilità di chiedere, raccontare e conoscere. Si è trattato di un primo evento che andrà ripetuto per coinvolgere altri studenti, altri ricercatori e altre istituzioni accademiche, ma anche per raggiungere gli studenti delle scuole superiori nella delicata fase di orientamento allo studio cui questo formato può certamente dare un contributo significativo.
